Inserito nella suggestiva cornice di Palazzo Pomarici (XVI sec.), il MUSMA è il più importante museo italiano interamente dedicato alla scultura, l’unico museo in grotta al mondo dove si sperimenta una perfetta simbiosi tra le opere d’arte e alcuni tra i più caratteristici luoghi scolpiti nei Sassi di Matera.

Gli spazi museali, infatti, coprono non solo le aree edificate del Palazzo, ma anche gli ampi ipogei scavati, dove la vasta collezione di sculture viene rigenerata dalla forza degli ambienti rupestri di grande impatto emotivo. All’interno del sito culturale è possibile apprezzare la storia della scultura italiana e internazionale dalla fine del 1800 a oggi con un ricco corpus di opere: sculture, ceramiche, medaglie, gioielli, disegni, opere grafiche, libri d’artista. Il museo è arricchito da una raccolta di monografie, cataloghi d’arte, testi letterari e di saggistica, fotografie originali, documenti destinati alla Biblioteca Vanni Scheiwiller, alla cui costituzione ha contribuito Alina Kalczynska, moglie del noto editore e collezionista.

L’idea di utilizzare le suggestive ambientazioni rupestri come “sale espositive” per mostre di scultura ha radici lontane. Il MUSMA è, infatti, la stabilizzazione dalla pluriennale esperienza delle Grandi Mostre nei Sassi di Matera, organizzate sin dal 1978 dal Circolo La Scaletta e curate da Giuseppe Appella con il supporto, di volta in volta, di storici dell’arte noti a livello internazionale. Non si è disperso così il patrimonio di competenze, conoscenze, rapporti interpersonali costruito in questo lungo arco temporale. Per questo il MUSMA è anche “il museo dell’amicizia”, poiché le opere esposte sono state generosamente donate alla Fondazione Zétema: accanto a un primo nucleo originario di sculture posseduto dal Circolo La Scaletta per lasciti degli eredi degli artisti in occasione delle mostre, si sono aggiunte le numerose donazioni concesse direttamente al MUSMA dagli artisti o dai loro congiunti, da collezionisti, da critici e da gallerie nazionali e internazionali.

L’adeguamento funzionale dell’edificio è stato possibile grazie a finanziamenti privati (Fondazioni Cariplo di Milano, Carisbo di Bologna e Cassa di Risparmio di Piacenza e Vigevano) finalizzati alla realizzazione del Distretto Culturale dell’Habitat Rupestre della Basilicata che investe il territorio lucano lungo la dorsale Melfi-Matera-Metaponto.

Il museo è stato inaugurato il 14 ottobre 2006.

www.musma.it