Progetto di ricerca a cura della Fondazione Zétema, del Prof. Michele D’Elia e del Prof. Arch. Mario Dal Mas, in collaborazione con il FORMEZ – Centro per la formazione e gli studi, l’Università e gli organi periferici del Ministero per i Beni Culturali e Ambientali (1991-1992).

Il progetto di ricerca per la definizione del bacino di utenza di Zétema è nato per creare un raccordo interdisciplinare tra organismi pubblici e organismi privati che si occupano, da varie prospettive, di tutela, recupero e valorizzazione dei beni culturali e ambientali.

Ulteriore obiettivo strategico era quello di determinare il bacino di utenza del Centro di Matera, per la valorizzazione e gestione dei Beni Culturali e Ambientali, sia sulla base della situazione esistente sia in rapporto ai progetti di sviluppo futuri, con particolare attenzione agli aspetti concernenti le risorse umane (soggetti) e le risorse fisiche (oggetti) per i quali ci si avvaleva delle informazioni provenienti dal gruppo di lavoro del progetto “Censimento ragionato sulle risorse storico-ambientali della Basilicata”. 

Un approccio scientifico che ha consentito il ripensamento dei rapporti tra cultura e territorio, per garantire, grazie a mirati processi formativi, non solo la piena valorizzazione del patrimonio culturale esistente ma anche una gestione aperta ed efficiente delle risorse e delle energie culturali. Attraverso strumenti di programmazione fondati sulla conoscenza, il progetto interveniva nel campo della formazione professionale attraverso una strategia di lavoro mirata, monitorava i flussi dei visitatori e analizzava le tipologie di utenza e fruizione. Inoltre verificava il numero di strutture operanti sul territorio in rapporto alle esigenze dei diversi bacini di utenza, alle loro capacità di incidere sulle realtà locali e sul numero degli addetti con le relative qualifiche coinvolgendo nuove figure professionali e le competenze nel campo delle tecnologie avanzate.

La metodologia utilizzata era quella della rilevazione dei dati sul campo, con la successiva redazione di schede tecniche e analisi, con il coinvolgimento di studenti neolaureati o specializzandi universitari. Di particolare rilievo è stata la raccolta di materiale documentale che comprendeva casistica e novità nella realizzazione di progetti di valorizzazione italiani e stranieri.